
Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se qualcuno usasse la vostra voce o la vostra immagine per fare delle cose al vostro posto?
Per esempio, per sottoscrivere un contratto, per commettere un reato, per diffamare qualcuno o per sedurre qualcuno? Sembra una cosa da film di fantascienza, ma in realtà è una minaccia molto reale e attuale.
Il furto di identità digitale è un fenomeno che si sta diffondendo sempre di più grazie all'avanzamento dell'intelligenza artificiale e delle sue applicazioni. L'IA è infatti in grado di creare delle copie virtuali di persone reali, usando le loro informazioni biometriche, come la voce, il volto, l'iride, le impronte digitali. Queste copie possono essere poi usate per scopi illeciti o dannosi, senza che le vittime se ne accorgano.
Un esempio di questo tipo di tecnologia è il deepfake, ovvero la manipolazione di video o audio che fa sembrare che una persona dica o faccia qualcosa che non ha mai detto o fatto. Il termine deepfake deriva dalla combinazione di deep learning (apprendimento profondo), una branca dell'intelligenza artificiale, e fake (falso). Con il deepfake si possono creare delle false testimonianze, delle false notizie, delle false accuse o delle false prove.
Un altro esempio è il voice cloning, ovvero la clonazione della voce di una persona reale. Con il voice cloning si possono generare dei messaggi vocali che sembrano provenire dalla persona clonata, ma che in realtà sono stati creati da un software. Con il voice cloning si possono ingannare le persone, le aziende o le istituzioni che usano la verifica vocale come sistema di sicurezza o di autenticazione.
Queste tecnologie sono sempre più accessibili e sofisticate e possono essere usate da chiunque abbia a disposizione dei dati biometrici di una persona. Questi dati possono essere ottenuti in vari modi: attraverso dei tool AI online che richiedono l'inserimento di una foto o di una registrazione vocale per creare qualcosa; attraverso dei social network o dei siti web che condividono le immagini o i video degli utenti; attraverso dei dispositivi come smartphone, tablet, computer o webcam che registrano le informazioni degli utenti; attraverso dei sistemi di sorveglianza o di riconoscimento facciale che catturano le immagini delle persone.
Il furto di identità digitale può avere delle conseguenze molto gravi per le vittime. Può infatti danneggiare la loro reputazione, la loro privacy, la loro sicurezza, la loro salute mentale e fisica. Può anche causare dei danni economici, legali o sociali. Può mettere a rischio la loro vita personale e professionale.
Allora come possiamo difenderci da questo tipo di attacchi? Ecco alcuni consigli:
- Siate consapevoli dei rischi e delle opportunità che l'intelligenza artificiale offre e usatela con responsabilità e criterio.
- Siate attenti a chi e a cosa fornite i vostri dati biometrici e verificate sempre le fonti e le finalità delle richieste.
- Siate cauti nell'usare e nel condividere le vostre immagini o i vostri video online e impostate sempre le opzioni di privacy più elevate.
- Siate vigili nel controllare la vostra identità digitale e segnalate eventuali anomalie o sospetti ai siti web o alle autorità competenti.
- Siate informati sulle leggi e sui diritti che vi tutelano in caso di furto di identità digitale e rivolgetevi a degli esperti o a degli avvocati se ne avete bisogno.
L'intelligenza artificiale può essere uno strumento fantastico e innovativo per migliorare la nostra vita in molti ambiti. Ma può anche essere uno strumento pericoloso e nocivo se usato male o da persone malintenzionate. Dobbiamo essere consapevoli dei rischi e delle opportunità che ci offre questa tecnologia e usare il nostro buon senso e la nostra intuizione per distinguere il vero dal falso.
E voi? Avete mai subito o temete di subire un furto di identità digitale? Raccontatemi nei commenti!
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